Quali complicazioni

un tempo, invece, quando tali cure non erano ancora disponibili, i pazienti andavano incontro a problemi particolari: i piccoli traumi che si verificano normalmente quando si cammina (ad esempio nell'articolazione del ginocchio) non vengono nemmeno avvertiti dalle persone normali, mentre causavano ripetuti sanguinamenti (nascosti all'interno dell'articolazione stessa) nei pazienti emofilici.

L'articolazione allora, si gonfiava, rimanendo gonfia per alcuni giorni. Questi episodi, che si ripetevano piuttosto spesso, portavano, negli anni, ad un blocco anche completo dell'articolazione, con l'impossibilità di camminare. Se veniva colpita l'articolazione del gomito, allora era impossibile muovere normalmente le braccia e compiere le proprie attività quotidiane: insomma l'emofilia era (ed è, se non adeguatamente curata) una malattia altamente invalidante.

Più raramente (per fortuna) i sanguinamenti riguardavano, anziché le articolazioni, il tratto respiratorio od il sistema nervoso e, in questi casi, il paziente si trovava in immediato pericolo di vita.

Perché tali situazioni divengano (e restino) un semplice ricordo, è però necessario che i pazienti emofilici ed i loro familiari siano costantemente aggiornati sui progressi della medicina in questo campo e sulle nuove possibilità che a loro si aprono.

Anche per rispondere a questa esigenza di rapida informazione, nasce questo sito internet dedicato al grande tema dell'Emofilia ed ai pareri, consigli ed esperienze che gli interessati e gli operatori del settore decidono di condividere.